Nella mia esperienza d’istruttore prima e di personal trainer e direttore tecnico dopo, mi sono sempre accorto che quando un nuovo cliente entra in palestra butta quasi sempre l’occhio verso il treadmill dove un atleta di buon livello sta correndo. Nella sua testa la domanda che nasce spontanea è “riuscirò anch’io un giorno a correre così ?”.
Spesso poi la domanda il cliente la fa veramente e ci chiede se per riuscire a correre o a tornare a correre ci vorrà molto tempo o ancora meglio sarà ancora possibile farlo.
Chiaramente la risposta alla domanda dipende dalle condizioni fisiche del cliente. Immaginiamo di trovarci nella situazione di dover far tornare a correre un soggetto che si presenta decondizionato sia a livello muscolare che cardio-respiratorio oppure di un soggetto che correva anni fa e che adesso per svariati motivi è diventato sedentario.
Prima di poter tornare a correre il soggetto dovrà riuscire a camminare per un buon lasso di tempo e ad un buon ritmo.
Oltre alla condizione iniziale del soggetto altri fattori possono rendere difficoltoso il ritorno alla corsa se non addirittura impossibile:
- Marcato soprappeso
- Problemi articolari agli inferiori e al rachide
- Scoliosi o ernia discale
- Problemi di equilibrio
- Patologie cardiorespiratorie importanti
Il programma inizierà dunque con la così detta camminata sportiva e proseguirà fino a quando il soggetto non sarà in grado di camminare in maniera ininterrotta per almeno mezz’ora. Dopo questa fase di ricondizionamento cardiorespiratorio e muscolare si potrà passare ad una serie di progressioni che lo porteranno a correre senza problemi.
La tabella sottostante riporta l’allenamento settimanale.
Dopo qualche mese (nello specifico circa 5) il nostro atleta potrà correre tranquillamente ricavandone tutti i benefici che la corsa apporta.
- Riduzione della frequenza cardiaca a riposo.
- aumenta della capacità vitale dei polmoni.
- migliore ossigenzaione tessutale.
- migliore sopportazione della fatica fisica.
- Regolarizzazione delle funzioni dell'apparato digerente.
- Formazione di circoli arteriosi "anastomotici", grazie alle quali si migliora l'irrorazione sanguigna in tutte le parti del corpo.
- Riduzione della formazione delle lipoproteine responsabili del deposito del colesterolo sulle pareti delle arterie (chiamate lipoproteine LDL) e formazione delle lipoproteine HDL che si oppongono alla formazione di queste occlusioni.
- Funzione benefica nei confronti dell'ipertensione, previene il diabete e si oppone all'insorgere di stress psichici in quanto permette di scaricare le tensioni nervose.
- un'ora di corsa è un'ora dedicata a noi stessi.
- E tanti altri benefici ancora.
Durante la corsa Il tronco deve mantenersi eretto, non deve inclinarsi in avanti e neppure indietro accentuando la lordosi lombare. il tronco dovrebbe trovarsi esattamente in linea con il piede. La testa deve rimanere eretta, non deve ne flettersi in avanti ne estendersi all’indietro. il passo deve essere naturale fluido tanto da far apparire il gesto come non faticoso. Il contatto del piede con il suolo avviene con la parte esterna del tallone, dirigendo il piede in avanti, non bisogna appoggiare la punta del piede né verso l’esterno, né verso l’interno. Le braccia sono semiflesse ed il loro movimento deve essere coordinato con quello delle gambe, le braccia oscillano lentamente e ritmicamente. Si deve inspirare un po’ più profondamente del solito e farlo tramite il naso, per poi espirare tramite la bocca.
* può subire vari cicli di allungamento e recuperare la lunghezza iniziale
* è leggera
* resiste all’abrasione
* forza relativamente alta
* è morbida, liscia e flessibile
* resiste agli oli per il corpo, sudore, lozioni, detergenti
* non ha problemi di elettricità statica
* non fa "pallini" (pilling)
“Ogni Mattina in Africa, una gazzella si sveglia, sa che deve correre più in fretta del leone o verrà uccisa. Ogni mattina in Africa, un leone si sveglia, sa che deve correre più della gazzella, o morirà di fame. Quando il sole sorge, non importa se sei un leone o una gazzella: è meglio che cominci a correre.”
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